Nel versante est la pineta inizierà ad alternarsi a boschi di carpino nero, potremo osservare numerosi faggi, che in appennino sono gli alberi che raggiungono il limite massimo altitudinale. Nel versante sud troveremo dei querceti di roverella, albero termofilo, che grazie alle sue ghiande permette il sostentamento di numerose specie animali. Sarà un ampio pianoro panoramico ci affacceremo sulla piana dell’ex Lago Fucino, parleremo della sua storia e del suo prosciugamento, dall’imperatore Claudio al principe Alessandro Torlonia. Guardandoci intorno vedremo il Monte Tino, il Velino, le propaggini del Parco Nazionale D’Abruzzo ed i numerosi monti che cingono la piana del Fucino. Sul pianoro troveremo anche alcuni segni di presenza del lupo, che suole marcare il suo territorio in prossimità di alcuni massi sul sentiero. Tutta la zona è frequentata da numerosi animali come cervi, caprioli, cinghiali e lupi. Estremamente comune osservare la tipica vegetazione della prateria montana come ginepri prostrati ed uva ursina. Proseguiremo per qualche centinaio di metri ed arriveremo al Rifugio Tavoloni, che nasce ai piedi dell’omonima fonte. Dopo la pausa pranzo di circa un’ora riprenderemo il cammino del ritorno.